Charles Darwin e “L’origine delle specie”

Charles Darwin e “L’origine delle specie”

24 Novembre 2021 0 di Anna Maria Pierdomenico
Il 24 novembre del 1859 il mondo fu scosso dalla brillante – e al tempo molto controversa – pubblicazione di un biologo, naturalista ed esploratore britannico. Lui era Charles Darwin, l’opera era “L’origine delle specie”.

Lontano dalla strada tracciata

Charles Darwin nacque a Shrewsbury il 12 febbraio 1809 da una famiglia straordinariamente progressista, attiva politicamente e sostenitrice di riforme sociali come l’abolizione della schiavitù e l’emancipazione femminile.
Fin da bambino mostrò una vivace curiosità verso la natura e una propensione per gli esperimenti scientifici.
Nel 1825 il padre lo iscrisse alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Edimburgo, ma l’esperienza fu fallimentare: Charles provava disgusto per la chirurgia e finì col frequentare corsi di ornitologia.
Il padre, deluso e preoccupato, lo mandò nel 1828 nel Christ’s College dell’università di Cambridge, sperando in una sua carriera ecclesiastica.

Charles Darwin da bambino

Un’imprevedibile proposta

Anche questa volta Charles Darwin capì che la strada che gli era stata preparata non era fatta per lui e decise di dedicarsi a ciò che davvero amava: la storia naturale. Nel 1831 conseguì il Bachelor of Arts.
Poco dopo gli fu fatta un’interessante proposta: partecipare ad una spedizione intorno al mondo sulla nave Beagle, agli ordini del comandante Robert Fitzroy, in qualità di naturalista di bordo.
A Darwin fu specificato che non si sapeva quando la nave sarebbe tornata in Inghilterra e che lui non avrebbe percepito alcuna retribuzione.
Per queste due ragioni e per il fatto che trovava sospetto che avessero contattato una persona così giovane per una missione di tale importanza, il padre sconsigliò a Charles di partire.

Beagle salutato dai nativi della Terra del Fuoco – Conrad Martens

A bordo del Beagle

Il ragazzo gli diede ascolto e, dopo aver scritto una lettera di rifiuto, si recò in campagna presso la casa dello zio Josiah Wedgwood. Quest’ultimo, informato dell’occasione appena rifiutata, convinse Charles e il padre ad accettare.
Darwin, tornato a Cambridge, scoprì che per il posto di naturalista aveva un rivale e che per essere scelto avrebbe dovuto fare buona impressione sul capitano Fitzroy. Il suo entusiasmo e i suoi modi convinsero Fitzroy, che in realtà covava un proposito ben diverso da quello di Charles: rinvenire prove scientifiche della veridicità degli avvenimenti descritti nella Bibbia.

Tartaruga gigante – https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=23317004

Durante il viaggio Charles Darwin visitò le isole di Capo Verde, le isole Falkland, la costa del Sud America, le Isole Galápagos e l’Australia, raccogliendo un’incredibile quantità di campioni animali e vegetali. Un dettaglio che lo colpì particolarmente fu il fatto che su ogni isola dell’arcipelago delle Galápagos ci fossero varie specie di tartarughe e di uccelli che differivano per aspetto e dieta ma che erano simili per altri versi.

Cormorani delle Galapagos

Il ritorno in Inghilterra

Charles, tornato in patria nel 1836, grazie all’aiuto degli ornitologi del British Museum, scoprì che le specie di uccelli molto diversi tra loro che aveva raccolto alle Galápagos appartenevano tutte alla medesima famiglia dei comuni fringuelli.
Questo, unito alla rilettura del “Saggio sui principi della popolazione di Malthus”, fece scattare l’intuizione: le specie si evolvevano per selezione naturale e sessuale. Ad esempio le varie specie di tartaruga delle Galápagos derivavano dal medesimo progenitore e si erano differenziate per adattarsi ai diversi ambienti. Per la raccolta di informazioni effettuata durante il suo viaggio divenne membro della Royal Society nel 1839.
Con la teoria evoluzionistica- sostenuta anche da Lamarck – Darwin mostrò come l’evoluzione fosse il filo conduttore della diversità della vita e come membri di diverse specie si assomiglino perché discendenti da un antenato comune. Il meccanismo con cui ciò accade è la selezione naturale, che porta alla specializzazione e al cambiamento. Ogni modifica viene poi trasferita alla generazione successiva. La sua geniale idea avrebbe avuto riscontro negli esperimenti di Mendel e nella scoperta del DNA e della sua variabilità ed ereditarietà.

L’origine delle specie

Il saggio di Darwin “L’origine delle specie” fu pubblicato il 24 novembre 1859, un anno dopo essere stato presentato alla comunità scientifica. L’interesse che suscitò fu tale che la prima edizione andò esaurita il giorno stesso.
Nel 1870 fu nominato socio d’onore della Società Geografica Italiana e nel 1878 fu accolto anche dall’Académie des Sciences francese.

Busto di Darwin al Museo di Storia Naturale di Londra

Charles Darwin morì a Downe il 19 aprile del 1882 e ricevette funerali di stato. Fu sepolto nell’Abbazia di Westminster, accanto a John Herschel e a poco distante da Newton.

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