
Francesco Paolo Michetti e il Cenacolo
Francesco Paolo Michetti è stato un pittore e fotografo abruzzese, noto anche per il Cenacolo di artisti da lui creato a Francavilla al Mare.
Il convento Michetti

Francesco Paolo Michetti
Il convento Michetti di Francavilla al Mare, noto soprattutto per essere diventato la sede del Cenacolo michettiano (o dannunziano) verso la fine del XIX secolo, fu edificato da frati francescani intorno al 1430. Originariamente dedicato a San Giacomo, nel 1548 fu ribattezzato con il nome di “convento di Santa Maria del Gesù”. Durante il settecento subì diverse modifiche e rimase di proprietà dell’ordine francescano fino al 1863-1864, quando fu acquisito dal comune di Francavilla al Mare. Tra il 1883 e il 1885 – non abbiamo una data precisa – fu acquistato da Francesco Paolo Michetti, che dopo aver vissuto a Napoli e in diverse altre città aveva deciso di tornare nella sua regione d’origine.
Un centro culturale
A quel punto l’edificio fu oggetto di enormi modifiche, vennero ad esempio eliminate le celle in cui era suddiviso e all’esterno fu costruito un forno per le maioliche. Michetti fece del convento un vero e proprio centro culturale, frequentato da artisti, letterati e intellettuali che si scambiavano idee ed esperienze di vita.

Le serpi
Nel corso degli anni quelle mura videro avvicendarsi personalità del calibro di Gabriele D’Annunzio – che all’amico pittore dedicò “Il piacere”- Costantino Barbella, Francesco Paolo Tosti e Matilde Serao, solo per dirne alcuni.
Alla morte del pittore, nel 1929, l’edificio fu ereditato dalla sua famiglia ed è a tutt’oggi in possesso dei suoi eredi. Nel 1938, davanti al portone principale fu eretta una statua in bronzo di Michetti e l’anno successivo tutto il convento venne dichiarato monumento nazionale. Uscito miracolosamente incolume dai bombardamenti del 1943-44, il convento è solo in parte accessibile al pubblico. Attualmente è dedicato a Sant’Antonio di Padova.
Francesco Paolo Michetti

La figlia di Iorio
Francesco Paolo Michetti nacque a Tocco da Casauria – allora in provincia i Chieti, ora di Pescara – il 2 ottobre 1851. Studiò presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, ma la sua maggiore fonte di ispirazione fu sempre la sua terra, un Abruzzo rurale incontaminato e per certi versi ancora selvaggio. Poco più che ventenne, Michetti espose le sue opere al Salon di Parigi e ottenne fama internazionale quando, nel 1877, mostrò al pubblico “Il corpus domini”, dipinto che sarebbe stato considerato uno dei maggiori capolavori dell’Ottocento italiano e che sarebbe stato acquistato dall’imperatore Guglielmo II di Germania.
La celebrità internazionale
La sua reputazione crebbe ulteriormente con le opere successive, tra cui ricordiamo “Il Voto”, che immortala la festa di san Pantaleone a Miglianico, “La figlia di Iorio”, ispirata dalla celebre tragedia di D’Annunzio, e “Le serpi”, quadro dedicato alla processione di Cocullo e conservato presso il MuMi (Museo Michetti) di Francavilla al Mare. Oltre che alla pittura, Michetti si interessò alla fotografia, prima come mezzo preparatorio per i suoi dipinti, poi come vera e propria forma di espressione. Michetti fu nominato Senatore del Regno nel 1909. Morì nel marzo 1929 nel suo “Convento Michetti” di Francavilla.
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