
Diabolik e il delitto di via Fontanesi
Tutti conosciamo Diabolik, il ladro frutto dell’immaginazione delle sorelle Giussani. Meno nota è forse l’origine del nome del personaggio, che affonda le radici in un orribile delitto e in una inquietante lettera che rievocava un po’ quelle di Jack Lo Squartatore.
Il delitto di via Fontanesi
Era il 1958 quando sia la sede del quotidiano “La Stampa” che la questura di Torino ricevettero una missiva dal contenuto allarmante e dall’ortografia bizzarra. Ve ne riporto testualmente la prima parte.

Fonte: lastampa.it
«Sono venuto da lontano per via
di compiere il mio delitto, da non confon-
dersi con uno qualsiasi. Ho studiato la cosa perfetta
in modo da non lasciare traccia ne-
anche di un ago. Con il delitto è cessato insi-
eme l’odio per lui. Questa sera parto alle ore 20».
La lettera proseguiva con la totale confessione di un delitto compiuto per vendetta e con la frase “Leggendo con attenzione la lettera troverete con precisione dove è stato compiuto il mio delitto perfetto”. La firma in calce era Diabolich.
Siete riusciti a indovinare la soluzione del rebus?
Un bizzarro rompicapo
La risposa è negli assurdi “a capo”: leggendo di seguito le sillabe finali si forma la scritta “Via Fontanesi 20”.
Proprio in un edificio che affacciava su quella strada fu rinvenuto il cadavere di Mario Giliberti, ventisettenne pugliese trasferitosi a Torino da poco più di un anno. Diciotto coltellate avevano messo fine alla sua vita. Un biglietto appeso alla dispensa recitava: “Riuscirete a trovare l’assassino?”.
Com’è facile immaginare il caso ebbe enorme risonanza e scatenò una pletora di mitomani che inviò alla stampa lettere simili a quella dell’assassino e che contribuirono a confondere delle acque già decisamente torbide.
Il principale indizio nella ricerca del colpevole fu una foto trovata in casa del Gilberti, in cui il giovane era ritratto con l’ex compagno d’armi Aldo Cugini. L’uomo fu sottoposto a perizia grafologica e la sua scrittura fu ritenuta compatibile con quella delle lettere.
Cugini fu arrestato, ma ben presto i suoi avvocati si adoperarono per dimostrare che al momento del delitto lui si trovava fuori Torino e che la perizia grafologica era inconsistente. Dopo una lunga battaglia Cugini fu assolto per insufficienza di prove e il delitto di via Fontanesi rimase insoluto.
La nascita di Diabolik
Quattro anni dopo le sorelle Giussani crearono il personaggio di Diabolik. L’idea venne inizialmente ad Angela, che nel 1962 scrisse la trama del primo numero, ma la sorella minore Luciana molto presto le si affiancò nella stesura delle storie.
Stando a quanto dichiararono le Giussani, l’ispirazione fu data loro proprio da questo fatto di cronaca noto allora come l’assassinio di via Fontanesi. Alla morte di Angela nel 1987, Luciana continuò le storie di Diabolik fino al 2000, concludendo la sua carriera con il numero Vampiri a Clerville”. Luciana Giussani è morta il 31 marzo 2001.
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