La chiesa di San Michele Arcangelo e le catacombe di San Vittorino

La chiesa di San Michele Arcangelo e le catacombe di San Vittorino

26 Febbraio 2025 Off di Anna Maria Pierdomenico

 

Non lontano dal sito Archeologico di Amiternum (AQ) sorge una chiesa che ci permette di viaggiare tra le epoche: quella di San Michele Arcangelo, sotto cui giacciono le catacombe di San Vittorino.

Chi era San Vittorino?

Secondo la tradizione Vittorino, nel I secolo, fondò una comunità cristiana ad Amiternum, di cui divenne il primo vescovo. Martirizzato nei pressi di Rieti nel 96 – in modo piuttosto fantasioso, la leggenda ci dice che fu appeso a testa in giù su una sorgente sulfurea – fu seppellito prima a Cittaducale e poi trasferito ad Amiternum, nella zona che ancora porta il suo nome.

Lì fu edificato un primo santuario, la cui esistenza è attestata da un documento del 763 dell’abbazia di Farfa. Di quel primo edifico – la chiesa vecchia – rimangono poche tracce, una parte di abside e frammenti scultorei, ma essa conserva una sorpresa: una scalinata porta ai sotterranei che ospitano le catacombe. Queste si svilupparono nel V secolo attorno alla tomba di San Vittorino e sono costituite da un’ampia galleria collegata a tre grotte.

Sono presenti inoltre12 nicchiette irregolari e un vano di forma quadrangolare. Ad un’estremità della galleria si apre un corridoio con decorazioni dei secoli XIV e XV che conduce ad un ambente cinquecentesco da cui si risale in superficie.

La chiesa romanica

In seguito la chiesa venne riedificata in stile romanico e nel 1170 venne consacrata nuovamente a san Vittorino. Nel 1528, dopo di un radicale restauro che ne stravolse la struttura, l’edifico fu dedicato a San Michele Arcangelo.

L’interno, ad unica navata, è a croce latina e nell’abside si conservano affreschi duecenteschi raffiguranti il Cristo benedicente con i 3 angeli ed i santi Giovanni, Battista e Pietro e una Crocifissione con Cristo fra la Madonna e san Giovanni Evangelista. Sulla volta presso l’altare è raffigurato il martirio di San Vittorino. Due scalinate conducono alla cripta e una parete unisce questa chiesa con la vecchia.

La struttura è stata gravemente lesionata dal terremoto del 2009 e i sotterranei hanno rischiato di crollare. Dopo un massiccio restauro, alla fine 2011 l’edifico è tornato visitabile.

Le catacombe di San Vittorino sono state dichiarate monumento nazionale nel 1902.

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