
La chiesa di San Michele Arcangelo e le catacombe di San Vittorino
Non lontano dal sito Archeologico di Amiternum (AQ) sorge una chiesa che ci permette di viaggiare tra le epoche: quella di San Michele Arcangelo, sotto cui giacciono le catacombe di San Vittorino.
Chi era San Vittorino?
Secondo la tradizione Vittorino, nel I secolo, fondò una comunità cristiana ad Amiternum, di cui divenne il primo vescovo. Martirizzato nei pressi di Rieti nel 96 – in modo piuttosto fantasioso, la leggenda ci dice che fu appeso a testa in giù su una sorgente sulfurea – fu seppellito prima a Cittaducale e poi trasferito ad Amiternum, nella zona che ancora porta il suo nome.
Lì fu edificato un primo santuario, la cui esistenza è attestata da un documento del 763 dell’abbazia di Farfa. Di quel primo edifico – la chiesa vecchia – rimangono poche tracce, una parte di abside e frammenti scultorei, ma essa conserva una sorpresa: una scalinata porta ai sotterranei che ospitano le catacombe. Queste si svilupparono nel V secolo attorno alla tomba di San Vittorino e sono costituite da un’ampia galleria collegata a tre grotte.
Sono presenti inoltre12 nicchiette irregolari e un vano di forma quadrangolare. Ad un’estremità della galleria si apre un corridoio con decorazioni dei secoli XIV e XV che conduce ad un ambente cinquecentesco da cui si risale in superficie.
La chiesa romanica
In seguito la chiesa venne riedificata in stile romanico e nel 1170 venne consacrata nuovamente a san Vittorino. Nel 1528, dopo di un radicale restauro che ne stravolse la struttura, l’edifico fu dedicato a San Michele Arcangelo.
L’interno, ad unica navata, è a croce latina e nell’abside si conservano affreschi duecenteschi raffiguranti il Cristo benedicente con i 3 angeli ed i santi Giovanni, Battista e Pietro e una Crocifissione con Cristo fra la Madonna e san Giovanni Evangelista. Sulla volta presso l’altare è raffigurato il martirio di San Vittorino. Due scalinate conducono alla cripta e una parete unisce questa chiesa con la vecchia.
La struttura è stata gravemente lesionata dal terremoto del 2009 e i sotterranei hanno rischiato di crollare. Dopo un massiccio restauro, alla fine 2011 l’edifico è tornato visitabile.
Le catacombe di San Vittorino sono state dichiarate monumento nazionale nel 1902.