Il Castello Caracciolo di Tocco da Casauria
Il Castello Caracciolo, o Palazzo Ducale, fu edificato come difesa militare tra il 1000 ed il 1100 e dobbiamo ciò che conosciamo al Chronicon Casauriense, una raccolta di cronache medioevali riguardanti l’Abbazia di San Clemente a Casauria, a cui probabilmente apparteneva la fortificazione.
Le origini
Nel 1016 la rocca venne ceduta ai signori di Popoli, ma – pare – venne poi distrutta per ordine di un abate e le sue ceneri furono setacciate in ceste rotonde dette corbelli e sparse per la vallata sottostante da allora detta “dei corbellari”.
L’attuale castello, stando sempre al “Chronicon”, fu in parte costruito prima del regno di Federico II di Svevia, che lo fece poi completare e potenziare, in quanto era posto su un luogo strategico idoneo alla difesa dell’intera vallata del fiume Pescara.
Il 5 dicembre 1456 un devastante terremoto colpì l’Italia meridionale e il castello di Tocco venne raso al suolo. Il signore del feudo, Giovanni De Tortis, morì sotto le macerie e suo figlio Antonio iniziò molto presto la ricostruzione, stavolta non come edificio militare ma come residenza gentilizia in stile rinascimentale. Da quel momento l’edificio fu conosciuto come “Palazzo Ducale”.
Dopo il 1700
In seguito il forte passò a varie famiglie – tra cui i Caracciolo – e nel 1706 fu distrutto da un nuovo sisma. Fu ricostruito dalla famiglia Pinelli, che dominò Tocco fino all’unità d’Italia, e infine andò agli eredi della famiglia Caracciolo, che vi abitarono fin dopo la seconda guerra mondiale.
Il Palazzo, composto da quattro corpi che chiudono un cortile centrale e da altrettante torri quadrate poste agli angoli, è oggi proprietà del Comune di Tocco da Casauria.