Louise Gluck, l’iris selvaggio della poesia americana

Louise Gluck, l’iris selvaggio della poesia americana

Louise Gluck, poetessa, saggista e accademica statunitense, è stata la vincitrice del Premio Nobel per la letteratura 2020.

Gli studi

Louise nasce a New York il 22 aprile 1943 in una famiglia per cui la cultura riveste grande importanza. La sua adolescenza viene purtroppo funestata da una grave forma di anoressia nervosa, che lei da adulta attribuirà allo sforzo di affermare la propria indipendenza dalla madre e alla morte della sorella maggiore, avvenuta prima che lei nascesse. Per superare la malattia inizia un percorso di psicoanalisi a cui lei conferirà sempre il merito di averla non solo aiutata a guarire, ma anche di averle insegnato a pensare.

Dopo le scuole superiori si iscrive ai corsi di poesia del Sarah Lawrence College e in seguito a quelli della Columbia University, dove conoscerà i poeti Léonie Adams e Stanley Kunitz, da lei ritenuti veri e propri mentori. Lasciata l’università prima di aver conseguito la laurea, Louise inizia a mantenersi lavorando come segretaria.

Firstborn

Pubblica la sua prima raccolta di poesie, “Firstborn”, nel 1968, ricevendo buone critiche. A questa seguirà un periodo di blocco, che finirà dopo il 1971, anno in cui inizia ad insegnare poesia nel Goddard College nel Vermont. Nel 1975 esce “The House on Marshland”, che molti critici ritengono la sua opera più rivoluzionaria, quella in cui viene rivelata la “scoperta di una voce distintiva”.

Nel 1980 anno viene pubblicata “Descending Figure”, terza silloge della Gluck, che le causa però diverse critiche riguardanti gli argomenti (in particolare sulla poesia “The drowned children”). Nello stesso anno la sua casa viene distrutta da un incendio insieme a tutti i suoi beni. Questo terribile evento sarà alla base delle poesie raccolte in “The Triumph of Achilles”.

 

Mock Orange

A breve segue il poema “Mock Orange”, considerato un inno femminista, e nel 1990 esce “Ararat”, una raccolta di poesie – definita dalla critica brutale e colma di dolore – che Louise scrive dopo la morte del padre.

Nel 1993 la Gluck vince il Premio Pulitzer con il libro “The Wild Iris”. Negli anni successivi pubblica diverse opere e nel 2003 viene insignita del prestigioso titolo di poeta laureato degli Stati Uniti.

Del 2004 è “October”, lungo poema in cui si attinge al mito greco per esplorare il dolore causato dagli attentati dell’11 settembre. Nello stesso anno viene nominata Rosenkranz Writer in Residence – ossia un’autrice di rilievo che contribuisce al programma accademico – della Yale University.

Louise GluckLouise Gluck

Il Nobel per la letteratura

La sua produzione letteraria continua fiorente e la porta a vincere il National Book Award per la poesia con l’opera “Faithful and Virtuous Night”. Nel 2012 Louise pubblica una raccolta di cinquant’anni delle sue poesie, “Poems: 1962-2012”, che viene definita “un evento letterario”.

Cinque anni dopo esce “American Originality”, una raccolta dei suoi saggi.

Nel 2020 arriva, meritatissimo, il Premio Nobel per la Letteratura.

Puoi trovare altre “Donne Pioniere” qui:

Scopri anche…

Recensioni

Racconti

Donne Pioniere

Storie

Abruzzo

Donne Killer

Miti e Leggende

La mia pagina Facebook

Per rimanere sempre aggiornati: Newsletter
0 Condivisioni