La Madama – Recensione

La Madama – Recensione

Scheda

Titolo: La Madama

Autore: Antonio Tenisci

Casa editrice: Edizioni Tabula Fati

Anno:

Genere: Giallo storico

ISBN: 978-88-7475-502-8

Prezzo (Euro): 10

N. Pagine: 104

La Madama

La recensione del libro che vi propongo oggi mi è particolarmente cara, infatti si tratta de “La Madama” di Antonio Tenisci ed è un romanzo storico, uno dei miei generi di riferimento.

“La Madama” che dà il titolo al libro, non è altri che Margherita d’Austria, personaggio che ha dato lustro alla storia della vicina Ortona, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita.

Antonio Tenisci è uno scrittore nato proprio ad Ortona, dove lavora nel campo dell’informatica – collaborando con Telecom e con la Camera dei Deputati – e ha iniziato la carriera letteraria con la pubblicazione di alcuni racconti.
Il suo primo romanzo è “Nuvole rosse sotto il mare”, per i tipi di Solfanelli. L’opera prima narra una struggente storia d’amore sullo sfondo della tragica Battaglia di Ortona del 1943. Ha poi pubblicato la raccolta di racconti “Tommies” e “Akhenaton l’eretico”, ambientato nella civiltà egizia e firmato col collettivo Valery Esperian; un’altra prestigiosa collaborazione è quella col Giallo Mondadori, per il quale ha scritto “Ombre viola”, breve romanzo inserito nella raccolta “Amori malati”.

Il romanzo

Ma parliamo de “La Madama”. Il romanzo è tratto da un’opera teatrale, scritta dallo stesso Tenisci; la storia inizia proprio la notte in cui è previsto l’arrivo della Madama a Ortona.
Sullo sfondo della vicenda, avviene l’omicidio del depravato Podestà Girolamo Riccardi. A indagare è il capitano Rulen, un personaggio ispirato a Cristoforo il Moro, garzone di stalla di Carlo V che lo seguì nelle Fiandre dalla Spagna.

Il filo narrativo si svolge nello stile più classico del giallo, tra colpi di scena e una storia d’amore appena accennata.
Nella continuità temporale della storia e nei dialoghi secchi si scorge l’origine teatrale della vicenda. Ovviamente non manca il finale a sorpresa, nel quale Tenisci riannoda abilmente i vari fili della storia, con un imprevedibile colpo di scena di cui non vi svelo nulla.

La grande abilità di Tenisci è quella di portare avanti l’intreccio giallo senza buchi nella trama e mantenendo costante la tensione narrativa; un valore aggiunto è la bella ricostruzione di una Ortona rinascimentale, un periodo che amo molto.
Un altro pregio, infine, è quello di dare spazio a un personaggio come la Madama, Margherita d’Austria, una donna moderna che portò un governo illuminato ovunque ne avesse la responsabilità, ma che non viene ricordata troppo spesso.

 

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